I negozi di via L. Da Vinci chiudono, ma la colpa è del tram

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Pubblichiamo la lettera che ci è giunta da un residente di via Leonardo Da Vinci circa i disagi e la crisi delle attività commerciali causate dalla costruenda tranvia.. Pur non condividendo i contenuti, molto discutibili, siamo convinti che attraverso il dialogo e i contenuti di questo sito è possibile convincere il sig. Laganà sul fatto che abbiamo una grossa opportunità di rilancio nell’ambito della mobilità e che gradualmente, le vecchie cattive abitudini (noterete su street view auto in sosta selvaggia e sopra i marciapiedi) dovranno essere “cancellate”.

 

Mi chiamo Gaetano Laganà, abito in un condominio di via Leonardo da Vinci al civico 434.

Da quando sono cominciati i lavori della corsia tranviaria la vita, nel nostro quartiere, è diventata critica, al punto che molti residenti, stanno valutando la possibilità di traslocare in quartieri più tranquilli. Ormai non si dorme più, per i chiusini basculanti, che fanno un rumore metallico ogni qualvolta che vi passa un’auto sopra (cioè ogni secondo).

Non è possibile neppure fermarsi un attimo con l’auto perché, immediatamente, si crea una fila chilometrica di auto e camion, che restano imbottigliati aspettando inviperiti di transitare e suonano le trombe a più non posso (inquinamento acustico).

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Non si può più fermare un auto, e neppure parcheggiare per il restringimento delle carreggiate, derivato dalla costruenda corsia tranviaria, gli esercizi commerciali stanno chiudendo, l’economia del quartiere sta per essere gradualmente distrutta.

Hanno installato decine di semafori regolati male, che è una fortuna quando non funzionano, così il traffico può scorrere agevolmente.

Siamo indotti a credere che l’inquinamento da polveri sottili e smog avvenga solo nel centro storico ed invece ci stanno facendo subire le stesse conseguenze anche in periferia.

E dire che c’è possibilità di restringere i marciapiedi, che sono liberi e in media larghi circa dieci metri, tanto da consentire di destinare parte di questi a parcheggio auto in senso obliquo. Ma nessuno lo prende in considerazione, possibile che non si pensi alle opere di urbanizzazione prima di approvare un progetto?

Pertanto, sarebbe utile confrontarsi con i progettisti e con coloro che hanno approvato e reso operativo un progetto che taglia in due i quartieri, con delle transenne in ferro, come i muri di Berlino e di GAZA.

Solo a Palermo il tram ha delle parapetti, in tutte le altre città non esistono; noi invece ci creiamo l’alibi di incidenti stradali per far lievitare i costi, aumentare lo smog e bloccare il traffico.

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21 Thoughts to “I negozi di via L. Da Vinci chiudono, ma la colpa è del tram”

  1. Metropolitano

    Avete presente Johnnu Fenga il titolare del Bar Ciro’s di viale Leonardo Da Vinci/angolo via Galilei ? Mi sa che ha chiuso “per colpa del tram”, secondo lui. Boh.

  2. Fabion54

    Ormai non si dorme più, per i chiusini basculanti, che fanno un rumore metallico ogni qualvolta che vi passa un’auto sopra (cioè ogni secondo).

    Questa è una cosa che è indipendente dai lavori ed accade in tutta la città

    Non è possibile neppure fermarsi un attimo con l’auto perché, immediatamente, si crea una fila chilometrica di auto e camion, che restano imbottigliati aspettando inviperiti di transitare e suonano le trombe a più non posso (inquinamento acustico).

    Tutto questo succedeva anche prima dei lavori, solo che adesso c’è il “limite invalicabile” della corsia dei tram, prima c’era chi usava il marciapiede come se fosse una strada asfaltata

    gli esercizi commerciali stanno chiudendo, l’economia del quartiere sta per essere gradualmente distrutta.

    Tutto ciò non ha un minimo riscontro, perché io sono sicuro che gli stessi negozi erano già in perdita a causa della crisi. E’ una cosa classica dei commercianti lamentarsi appena si cantierizza la strada davanti il loro locale eppure abbiamo molte volte dimostrato come tutto ciò sia frutto solo di parole, ma nei fatti la realtà è ben diversa.

    Hanno installato decine di semafori regolati male, che è una fortuna quando non funzionano, così il traffico può scorrere agevolmente.

    Questa è la prima osservazione utile, però invece di limitarsi alla semplice rilevazione del problema è utile anche trovare insieme una soluzione che metta d’accordo tutti

    Siamo indotti a credere che l’inquinamento da polveri sottili e smog avvenga solo nel centro storico ed invece ci stanno facendo subire le stesse conseguenze anche in periferia.
    E dire che c’è possibilità di restringere i marciapiedi, che sono liberi e in media larghi circa dieci metri, tanto da consentire di destinare parte di questi a parcheggio auto in senso obliquo. Ma nessuno lo prende in considerazione, possibile che non si pensi alle opere di urbanizzazione prima di approvare un progetto?

    E’ proprio questo che bisogna capire, l’auto non è un OBBLIGO e una volta che è il tram sarà utilizzabile spero che proprio in Via Leonardo Da Vinci la gente lascerà a casa la propria auto per recarsi sul posto di lavoro, altrimenti l’investimento si rivelerà un semplice sperpero di denaro pubblico

    Pertanto, sarebbe utile confrontarsi con i progettisti e con coloro che hanno approvato e reso operativo un progetto che taglia in due i quartieri, con delle transenne in ferro, come i muri di Berlino e di GAZA.
    Solo a Palermo il tram ha delle parapetti, in tutte le altre città non esistono; noi invece ci creiamo l’alibi di incidenti stradali per far lievitare i costi, aumentare lo smog e bloccare il traffico.

    La cosa che le sfugge è che ci sono delle normative da rispettare e per le linee tranviarie di nuova costruzione è OBBLIGATORIO che la sede sia separata da quella veicolare e questo non lo dice l’ingegnere o il progettista, ma lo dice il codice della strada e le normative ad esso collegate.
    Quindi la invito ad evitare di paragonare condizioni o situazioni che non hanno nulla a che vedere con una semplice linea tram, visto che queste provocazioni sono del tutto inutili o per meglio dire RIDICOLE.

  3. peppe2994

    I soliti commenti isterici dei residenti.

    Il disagio lo capisco, le abitudini vecchie sono state sradicate nel giro di pochissimo tempo ed il trauma psicologico è notevole. Questo porta a gonfiare le cose ed a rivendicare diritti illegali come fermarsi in doppia fila, abitudine che per forza di cose deve sparire e sta già sparendo.
    È una fase di transizione, quando il tram sarà operativo gli stessi commercianti saranno i primi a vantarsi di averlo sotto casa.

  4. Mi scusi dott. Laganà, voglio soffermarmi sul disturbo acustico-logistico che lei denuncia, facendo un piccolo esempio:

    immagino che le sia capitato di fare dei lavori a casa, come piastrellare il pavimento, abbattere muri, ridipingere casa. In quei giorni i “mastri” hanno invaso casa sua, ad orari scomodi (anche a cavallo di pranzo o la mattina presto), portando dentro tantissima polvere e rumori veramente fastidiosi (trapani, martelli).

    Avrà sicuramente messo in conto tutto ciò quando ha pagato queste persone. Allo stesso modo, perchè dei lavori pubblici di questa entità non dovrebbero recarle un minimo di disturbo?
    La linea traniviaria è un’opera che servirà a tutti, lei compreso. Quei lavori che la disturbano sono TEMPORANEI così come lo erano i mastri a casa sua.

    La vorrei invitare pertanto a pensare alla città come “un pezzo di casa sua”.

  5. walter

    Salve a tutti, sono perfettamente d’accordo con metropolitano, le esternazioni del sig.Laganà sono ridicole, sono solo d’accordo circa la possibilità di stringere i marciapiedi per consentire la sosta delle auto,cambiando argomento,avete fatto caso che da due mesi che funziona il sovrapasso di via uditore e il semaforo è ancora lì,chi lo deve smontare.

  6. walter

    Salve a tutti, sono perfettamente d’accordo con Fabion54, le esternazioni del sig.Laganà sono ridicole, sono solo d’accordo circa la possibilità di stringere i marciapiedi per consentire la sosta delle auto,cambiando argomento,avete fatto caso che da due mesi che funziona il sovrapasso di via uditore e il semaforo è ancora lì,chi lo deve smontare.

  7. Otto Mohr

    @Portacarbone
    Sagge parole, sei un signore…

  8. mediomen

    Quoto Fabion54, relativamente ai semafori, in considerazione che le tratte sono incomplete ed il tram non passa, sono regolati manualmente pertanto sicuramente ci saranno regolazioni errate. Nel futuro, a tratte complete, i semafori saranno regolati automaticamente dalla cabina di regia.

  9. Ma_rei

    Salve a tutti, anche io sono una residente della zona di Via Leonardo Da Vinci. Devo ammettere che ho sempre riposto nel tram grande speranza per il miglioramento della comunicazione con il centro e non vedo l’ora che sia attivo per poter usufruire del servizio e abbandonare definitivamente il mio mezzo di trasporto. I disagi per la costruzione dell’opera ci sono stati e tutti i residenti li hanno vissuti con stress e pazienza, ma i cambiamenti si sa possono essere affrontati da tutti in maniera diversa. Per come la vedo io il Dottor Laganà ha la mia completa approvazione sul sistema dei semafori e dei parapetti. Capisco che in una città in cui l’inciviltà regna sovrana si è preferito costruire la via tranviaria isolata, ma il passaggio delle persone dal una parte all’altra della via LDV è diventato impossibile, ho già visto molti ragazzi scavalcare le “barricate” in punti non consoni, dato che per ora il tram non è attivo non mi sembra un gran problema ma ho dei dubbi che nel momento in cui le vetture saranno funzionanti questa usanza decada. I parapetti sono un po’ inutili e anche uno spreco di soldi, se avessero pensato in fase di progettazione di porre ai lati della corsia dei cordoli alti le macchine non avrebbero potuto accedere se non dai punti stabiliti ma le persone avrebbero avuto la possibilità di passare in più punti.
    Per il sistema dei semafori idem, sono stati previsti in posti che non hanno mai provocato problemi, il traffico veicolare della via è consistente ma è sempre stato scorrevole, con questa nuova sistemazione vi sono code ogni uno e due in posti in cui le code non si formavano mai, e non credo sia legato ad un aumento dei veicoli. Spero solo che chi di dovere possa rendersi conto che questa scelta sia non proprio delle più felici e possa rivedere con nuovi studi e sperimentazioni la gestione dei tempi o magari la sostituzione dei semafori con rotatorie.

  10. MAQVEDA

    Ma i semafori serviranno a dare un domani la precedenza al tram, facendo scattare il rosso al loro passaggio. Come possono delle rotatorie garantire ciò. Significherebbe condannare il tram ad essere bloccato nel traffico in barba alla corsia protetta. Ah, il signor Laganà farebbe bene a fare una ricerca prima di asserire che le ringhiere al di fuori di Palermo non esistono.
    Detto questo io non capisco l’accanimento verso queste ringhiere. Potrei capire, e fino ad un certo punto, se i varchi fossero considerati pochi, siccome in città siamo troppo pigri ne potevano fare ogni 10 metri. Ma le ringhiere impediscono fisicamente di fare ciò che il codice della strada prevede da sempre, ma che viene snobbato, e cioè la non possibilità di attraversare dove capita al di fuori dei percorsi pedonali designati, le strisce pedonali appunto. Non si riesce a entrare nell’ottica, che se anche fisicamente non ci fossero, dovremmo crearci delle barriere immaginarie che ci obbligano SOLO a passare dalle strisce, e non dove cavolo ci pare e piace. E la questione di anziani o gente con problemi di mobilità obbligati a fare giri più lunghi, non sono attenuanti, perché anche per queste categorie, proprio per la loro incolumità, è d’obbligo passare solo sopra le strisce pedonali.

    Il discorso sul rumore e i disagi lo trovo ridicolo. Per settimane ho avuto sotto casa i lavori per la fibra ottica, il rumore era molto fastidioso, ma figuriamoci se a me e alla mia famiglia viene in mente di traslocare, visto che si tratta di lavori per la comunità. Catastrofismo panormita della peggiore specie.

  11. vincenzo

    Anche io come Ma_Rei sono residente nella zona e favorevole al progetto Tram. Ma devo fare un appunto alla scelta fatta in merito alla collocazione dei passaggi per inversione di marcia e incroci. Prima del tram in via Da Vinci all’altezza dei vari incroci (ad esempio con via Beato Angelico, via Silvestri o via Ruggeri) il marciapiede centrale era chiuso. Questo obbligava chi proveniva da tali incroci a immettersi nel senso di marcia della corsia e fare inversione al primo varco aperto utile. Questi varchi erano tutti posizionati lontani da qualunque incrocio e si creava così una sorta di circolazione simile alle rotatorie. Adesso i varchi sono stati aperti tutti in corrispondenza delle traverse. Questo comporta i seguenti problemi: quando il verde è per chi deve fare inversione di marcia costringe le auto a intersecarsi al centro del varco. Stessa cosa quando il verde è per chi proviene dalle traverse: le auto che provenendo da un lato di via Da Vinci devono attraversarne la corsia su cui si immettono per risalire dalla corsia successiva si incroceranno al centro del varco con le auto che dalla parte opposta della traversa devono scendere. Questo si potrà risolvere azionando i semafori in 3 o 4 tempi, allungando notevolmente i tempi di attraversamento. Se invece tali varchi si aprivano come prima lontani dalle traverse, per consentire solo le inversioni di marcia, i semafori potevano accendere il rosso solo durante il passaggio dei tram e solo per la semi corsia di sinistra lasciando comunque il verde per chi deve proseguire lungo la via Da Vinci. Quali sono i motivi che hanno portato a tale scelta? Confermo che già si nota l’incremento di traffico e anche in via Casalini, dove il semaforo è stato attivo per alcuni giorni in tre tempi, le intersezioni al centro del varco sono state causa di numerosi ingorghi, anche in assenza di comportamenti panormosaureschi.

  12. mediomen

    Molti vedono le ringhiere realizzate per isolare le auto, non è così, sono realizzate principalmente per i pedoni. Il tram essendo elettrico è silenzioso, e la pista che è costruita insonorizzata non ne fa percepire l’arrivo, creando fonte di pericolo. Spero che chi scavalca sappia che lo fa a proprio rischio e pericolo come quando si attraversano i binari del treno.

  13. Micky

    Sono residente in Via L. da Vinci e voglio solo ricordare che anche prima della costruzione del tram in certi orari a causa anche della inciviltà degli automobilisti (parcheggio in seconda fila) il caos regna sovrano e le code delle automobili ci sono sempre state. Per la chiusura dei negozi credo che il tram c’entri poco… la crisi è in viale Libertà come in via L. da Vinci…

  14. Dr Falco

    Comunque è vero che a Palermo le opere non vengono inserite e programmate. E’ così che si è distrutta Palermo…realizzando a membro di segugio. Sono favorevolissimo al Tram ma lo spazio di un’arteria come quelle di Via Leonardo Da Vinci e Viale Michelangelo deve restare a due corsie più una terza preferenziale (o alternativa parcheggi) più pista ciclabile. Vanno costruite (e non mi stancherò mai di dirlo…) aree di sosta ogni tot isolati. Sui semafori alcuni sono veramente assurdi come quello a tre tempi su viale leonardo da vinci. Crea code anche quando non c’è nessuno! Ma poi mi chiedo…i pedoni non sanno più attraversare la strada guardando a destra e a sinistra?
    Un’ultima considerazione sulla chiusura delle attività…l’ultimo dei motivi è il Tram!

  15. luigi77

    Buon pomeriggio a tutti/e voi. Mi sento di dover concordare con quanti hanno detto che il sistema tranviario, una volta completato con le prime tre linee (alle quali, spero, ne seguiranno altre site in zone diverse della città), costituirà un valido incentivo per la mobilità delle persone, le quali tenderanno sempre più (di ciò sono convinto) ad abbandonare la propria auto per utilizzare il nuovo mezzo di trasporto. Tutti i disagi dovuti alla cantierizzazione sono temporanei: con un po’ di buona volontà e di pazienza in più, tra qualche anno i vantaggi del tram ripagheranno abbondantemente residenti e non.
    Tanti auguri di buon 2014 a tutti/e voi!!!

  16. gaetano73

    il problema e’ uno solo: il tram OBBLIGA tutti a seguire l’ordine normale delle cose: attraversamenti pedonali solo dove e’ consentito, niente auto in doppia fila o in divieto di sosta. E ovviamente al panormosauro che circola sia a piedi che in auto in maniera totalmente random la cosa non sta bene. Vorrei dire a tutti: Benvenuta civilta’! Adeguiamoci!

  17. I problemi sono solo dei residenti voi che non ci abitate non potete capire, sono costretto ad usare l’auto e vi dico che già ci sono problemi senza che il tram funzioni, l’aria è diventata irrespirabile, poi ci sono i privilegiati che non si toccano, vedi fioraio angolo via uditore davanti la banca, un caos, la via è stata divisa in due, le rotaie potevano passare vicino ai marciapiedi, poi con gli autobus come la mettiamo? Dove cammineranno? Ci sarà una corsia preferenziale? Boh!!! Chissà”””

  18. Irexia

    Non posso che essere d’accordo con chi mi ha preceduto dicendo di non condividere i contenuti della lettera.
    Il discorso dei chiusini non ha nulla a che vedere con i lavori, si tratta di ordinaria manutenziona delle strade.
    Per quanto riguarda la rumorosità dei lavori in corso si scopre l’acqua calda: è ovvio che mezzi pesanti facciano rumore, ma passerà, su! Un po’ di pazienza in attesa di ottenere i risultati positivi in termini di mobilità! Vailidissimo il discorso del mastro che mette sottosopra la casa per ristrutturare l’appartamento!
    Per quanto riguarda i parapetti l’osservazione di Ma_rei è esponenziale del modo di pensare del palermitano: faccio quel che voglio in spregio di ogni regola! Come dice Maqveda non sono pensate per impedire alle auto di invadere la carreggiata riservata ai tram, ma per tutelare i pedoni! La soluzione che suggerisce Ma_rei non tiene conto che i suv si farebbero beffe di un semplice cordolo e che tra i pedoni ci sono anziani, portatori di handicap e genitori con bimbi nel passeggino per i quali un cordolo è un ostacolo, a volte anche insormontabile! Consentire il passaggio in appositi spazi garantisce tutti, anche e soprarttutto colori che sono a mobilità ridotta!
    Si legge che l’economia del quartiere sta fallendo: mi dispiace, ma non vedo il nesso con il tram. Le persone del quartiere prendono la macchina per comprare il pane? E per fare gli acquisti nei negozi sotto casa? L’economia di un quartiere si nutre dell’utenza del quartiere, appunto, di quella cosiddetta “di prossimità” che non necessita di mezzi motorizzati! Se invece ne avrà bisogno, niente di più comodo di un tram che corre senza intoppi del traffico e sollevando l’utente dal pensiero di dove parcheggiare la quattroruote!
    Auguri di buon anno nuovo a tutti!

  19. gianlida

    ragazzi non scherziamo….. il tram è certamente un valore aggiunto per questa città….
    In altre “metropoli” tipo Milano, le case vicino alle stazioni del metrò valgono molti più euro di una “distante”…. credo che i proprietari di via leonardo da vinci, che soffrono il caos e il traffico dei lavori, quando si renderanno conto che i loro appartamenti verranno “valorizzati” dal tram, si guarderanno bene dal lamentarsi…… La realtà è che ancora non abbiamo capito l’importanza di questa infrastruttura…. Anche se dobbiamo andare dal fornaio dietro l’angolo, dobbiamo e vogliamo usare la macchina e posteggiare davanti il negozio, fregandocene degli altri… La domenica andiamo al centro scommesse con la macchina e dobbiamo fermarci lì davanti, e che gli altri si fottano!!!!! siamo ancora alla preistoria……………….

  20. medoro

    Fermo restando che io sono sicuramente a favore del tram, è ovvio che comunque i disagi subiti dai residenti per i lavori in corso siano comunque temporanei, però ho un certo rammarico, secondo me si poteva fare uno sforzo in più e progettare un tram sopraelevato, cosa possibile in strade larghe come Via Leonardo Da Vinci e Viale Michelangelo e a maggior ragione la circovallazione. Probabilmente il progetto sarebbe stato più costoso e anche la realizzazione, ma penso che il tutto sarebbe stato compensato da una maggiore fruibilità da parte degli utenti, ricordiamoci che comunque per quanto il tram viaggi su corsie preferenziali, ovviamente si dovrà comunque incrociare con il traffico “normale”, con ovvi rallentamenti. E poi, a questo punto, dato che comunque si utilizzano delle corsie preferenziali, che differenza ci sarebbe stata nell’utilizzo di normali mezzi gommati evitando così di sventrare le strade per metterci i binari? In pratica la circolazione su rotaie che vantaggi da, rispetto a quella su gomme, se poi il percorso da seguire è lo stesso? Economico? Non credo, penso che gestire un mezzo su rotaie (e poi l’intera linea..) sia ben più costoso di uno gommato. Ecologico? Mah, l’elettricità ed il metano funzionano anche su mezzi gommati. A me sinceramente sembra un progetto “nato vecchio”, altra cosa sarebbe stato appunto un tram sopraelevato. Ma comunque, meglio di niente, sembra che al sud noi ci si debba sempre “accontentare”.

  21. Faber

    “se avessero pensato in fase di progettazione di porre ai lati della corsia dei cordoli alti le macchine non avrebbero potuto accedere se non dai punti stabiliti ma le persone avrebbero avuto la possibilità di passare in più punti

    tram o metrò… SI ATTRAVERSA LA STRADA SOLO PRESSO LE STRISCE PEDONALI O SEMAFORI. CAPRE!!!!!!! -__-

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